Wired: lo strano tecnopopulismo italiano potrebbe essere la nuova normalità

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Castellani ritiene che "lungi dall'essere nemici, tecnocrazia e populismo stanno diventando sempre più alleati in una guerra contro un nemico comune: la democrazia rappresentativa ei politici tradizionali". Che sia intenzionale o meno, una grande nazione europea è stata semplicemente lanciata nella tecnocrazia dai populisti. ⁃ TN Editor

Quindi l'Italia ha un governo. Mercoledì giugno 6, Giuseppe Conte, un oscuro accademico scelto da una coalizione tra il partito di estrema destra della Lega e il movimento a cinque stelle anti-stabilimento per diventare primo ministro, si è assicurato il sostegno del Parlamento. Ha già chiarito che battere il pugno a Bruxelles per allentare le rigorose regole di bilancio della zona euro è in cima alla sua lista di priorità. Sembra anche appassionato di familiarizzare con la Russia.

L'Unione europea non è contenta, i titoli italiani stanno andando male sui mercati e l'impresario trumpista Steve Bannon - recentemente a Roma, si è scatenato sui tetti e ha avuto la creme de la creme dell'Internazionale nazionalista, compresi i leader della Lega e della Five Star - sta salutando l'Italia come epicentro della rivoluzione populista che ha spacciato in tutta Europa. Tra tutti i drammi e le cavalcate in barca a vela, una cosa sul nuovo governo italiano è quasi passata inosservata. Questo non è un governo populista; è tecno-populista.

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