Robot intelligenti stanno tutti bene finché non iniziano a imparare a cacciare le prede. Questo è esattamente ciò che un team di scienziati del Istituto di Neuroinformatica all'Università di Zurigo in Svizzera. Hanno insegnato a un robot a comportarsi come un predatore e cacciare "prede", o un robot controllato da un essere umano, utilizzando un software speciale per aiutare il robot a marcare il bersaglio e balzare.
Le applicazioni di queste lezioni per il robot predatore sono molto meno terrificanti del pensare che i robot stiano per iniziare a dare la caccia alla razza umana. Si tratta di creare un software che potrebbe potenzialmente consentire a un robot di dare uno sguardo al proprio ambiente e quindi discernere un obiettivo in tempo reale.
Ad esempio, come ha spiegato Tobi Delbruck, professore presso l'Istituto di neuroinformatica, "si potrebbero immaginare futuri bagagli o carrelli della spesa che ti seguono". Ciò consente al software di trascendere le etichette di "predatore e preda" per raggiungere i livelli di "genitore e figlio", ma rimangono le basi operative fondamentali.
L'hardware del robot predatore è in realtà modellato direttamente sui membri del regno animale, poiché il robot utilizza una speciale "retina di silicio" che imita l'occhio umano. Delbruck è l'inventore, creato come parte delProgetto VISUALIZE. Permette ai robot di tracciare con i pixel che rilevano i cambiamenti nell'illuminazione e trasmettono informazioni in tempo reale invece di una serie più lenta di fotogrammi come usa una normale fotocamera.