L'anno 2016 è cruciale sia per il cibo che per le città. Nel mese di ottobre, gli Stati membri delle Nazioni Unite si riuniranno per il Habitat III conferenza a Quito, Ecuador, per discutere linee guida per lo sviluppo urbano sostenibile per i prossimi anni 20.
In relazione al cibo, 2016 ha visto un crescente interesse nel portare il cibo al centro della scena di molti domini non tradizionali. Ad esempio: questo è il Anno internazionale of gli impulsi; lo spreco alimentare sta ottenendo maggiore attenzione, come l'annuncio del primo standard globale a misurare la perdita e lo spreco di cibo; e il cibo e l'agricoltura sono al centro del Sviluppo Sostenibile Obiettivi (OSS).
Al 2016 Global Forum for Food and Agriculture (GFFA), Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon disse:
Garantire che tutti nelle aree urbane in espansione abbiano accesso a cibi nutrienti è fondamentale per raggiungere l'obiettivo di zero fame stabilito nell'agenda 2030 [SDG].
Diete sostenibili stanno guadagnando trazione e molti governi stanno dimostrando impegno di alto livello.
La nuova agenda urbana metterà in tavola il cibo?
Ma sulla strada per Quito, la bozza zero del Nuova agenda urbana reca solo riferimenti obliqui ai sistemi alimentari.
Il cibo (sicurezza) è stato “spruzzato” su infrastrutture fisiche e sociali, risorse naturali ed ecosistemi, consumo sostenibile, resilienza, pianificazione urbana, terra e mobilità. Manca in modo evidente ai servizi di base urbani e del tutto al patrimonio e alla cultura.
Questa omissione si è verificata nonostante la conoscenza comune dei profondi impatti del cibo. Modella i paesaggi rurali, offre spazi per acquistare, vendere e mangiare cibo nelle città ed è parte integrante delle identità individuali e collettive quotidiane.
Se la Nuova agenda urbana porta una promessa di cambiamento, i sistemi alimentari sostenibili ed equi nelle città saranno forse solo un contorno a Quito.
Il ruolo delle città nei sistemi alimentari sta crescendo
Le Patto per la politica alimentare urbana di Milano testimonia la crescente consapevolezza della necessità per i pianificatori urbani di rendere i sistemi alimentari centrali nella pianificazione urbana. Più della metà dell'umanità vive nelle aree urbane.
Secondo le Nazioni Unite, quasi 70 per cento della popolazione mondiale vivrà nelle città di 2050, rendendo l'urbanizzazione una delle tendenze più trasformative del 21st secolo.
Il crescente riconoscimento delle molteplici dimensioni del cibo nelle città sta guidando il dibattito sul cibo urbano. Comprende nutrizione, etica e giustizia sociale e sostenibilità.
In Canada, Stati Uniti, Sud America, Regno Unito e alcuni casi in Australia (in particolare Melbourne), i governi municipali sono sempre più alla ricerca di modi per promuovere relazioni sinergiche tra consumatori e produttori di alimenti. Ma questo processo rimane sporadico e non sistemico.