Studio: 6G può utilizzare gli esseri umani come fonte di energia

Diversi design della bobina influenzano la quantità di potenza raccolta. CREDITO: Cui et al., 10.1145/3560905.3568526
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Poiché il futuro 6G funzionerà a livelli di potenza estremamente bassi, gli scienziati hanno stabilito che la tradizionale perdita di energia dal corpo umano può essere raccolta a buon mercato (ad esempio, un braccialetto da 50 centesimi) e impiegata per far funzionare dispositivi 6G di persona, inviando dati a dispositivi intelligenti per un ulteriore caricamento nel cloud. Inoltre, questo potrebbe completare l'impegno dell'Internet of Bodies in cui gli esseri umani in stretta prossimità formano automaticamente reti private per lo scambio di dati.

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Informazioni sull'editor

Patrick Wood
Patrick Wood è un esperto importante e critico in materia di sviluppo sostenibile, economia verde, agenda 21, agenda 2030 e tecnocrazia storica. È autore di Technocracy Rising: The Trojan Horse of Global Transformation (2015) e coautore di Trilaterals Over Washington, Volumes I e II (1978-1980) con il compianto Antony C. Sutton.
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