Dati personali e Internet delle cose alimentano i programmi Smart City

Dati personaliWikipedia Commons
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La raccolta di dati su tutti i cittadini è stata aborrita solo due anni fa, ma ora è necessario spostarsi nel futuro? I tecnocrati delle agenzie di spionaggio hanno avviato la dittatura scientifica.  Editor TN

Se vivi in ​​una grande città, è molto probabile che condividerai molte più informazioni personali con enti governativi entro pochi anni.

La società di ricerca Gartner prevede che da 2019 ne trarrà beneficio la metà dei cittadini di milioni di persone città intelligente programmi condividendo volontariamente i loro dati personali. Il volume e la diversità delle informazioni generate dai cittadini continueranno ad aumentare in linea con la proliferazione dei dispositivi di consumo e della rete Internet delle cose (IoT), afferma l'azienda.

I cittadini delle città intelligenti sperimenteranno alcuni dei vantaggi della condivisione passiva dei dati, attraverso il governo e la collaborazione commerciale. Ma man mano che questa iperconnettività aumenta, diventeranno più consapevoli del valore dei propri dati personali e saranno disposti a scambiarli in modo proattivo con il valore "del momento", afferma Gartner.

Ciò che aiuterà a guidare la tendenza alla condivisione dei dati è il fatto che il rapido ritmo del cambiamento tecnologico e sociale sta dando ai responsabili delle informazioni del governo un nuovo senso di urgenza e la volontà di sperimentare iniziative di smart city e open data, secondo Gartner. Se gestito in modo efficace, questo spostamento metterà i governi al centro dell'innovazione tecnologica nella società.

“Poiché i cittadini utilizzano sempre più la tecnologia personale e social network per organizzare le loro vite, i governi e le aziende stanno aumentando i loro investimenti in infrastrutture tecnologiche e governance ", ha affermato Anthony Mullen, direttore della ricerca di Gartner. "Questo crea piattaforme aperte che consentono ai cittadini, alle comunità e alle imprese di innovare e collaborare e, in ultima analisi, fornire soluzioni utili che soddisfano i bisogni civici".

Il processo di condivisione dei dati viene inoltre accelerato dalle richieste di efficienza e convenienza. Ad esempio, uno dei principali ostacoli per i cittadini che interagiscono con il governo è la complessità del coinvolgimento attraverso una varietà di punti di contatto. Semplici domande sull'idoneità di una persona al voto possono guidare le persone attraverso processi e regole complessi e su più siti web.

I cittadini si rivolgono a piattaforme conversazionali come assistenti personali virtuali e chatbots su applicazioni e siti Web tradizionali, osserva Gartner. Allo stesso tempo, anche le agenzie governative si stanno adattando a questo cambiamento.

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