La Francia sta integrando i nuovi strumenti di intelligenza artificiale nelle telecamere di sicurezza nel sistema metropolitano di Parigi per verificare se i passeggeri indossano maschere facciali.
Il software, che è già stato distribuito in altre parti del paese, ha iniziato una prova di tre mesi nella stazione centrale di Chatelet-Les Halles a Parigi questa settimana, riferisce Bloomberg. La startup francese DatakaLab, che ha creato il programma, afferma che l'obiettivo non è identificare o punire le persone che non indossano maschere, ma generare dati statistici anonimi che aiuteranno le autorità ad anticipare i futuri focolai di COVID-19.
"Stiamo solo misurando questo obiettivo", ha dichiarato il CEO di DatakaLab Xavier Fischer La Verge. "L'obiettivo è solo quello di pubblicare statistiche su quante persone indossano maschere ogni giorno".
Il pilota è una delle numerose misure che le città di tutto il mondo stanno introducendo mentre iniziano ad allentare le misure di blocco e consentire alle persone di tornare al lavoro. Sebbene la Francia, come gli Stati Uniti, inizialmente scoraggiasse i cittadini dall'indossare maschere, il paese ora li ha resi obbligatorio sui trasporti pubblici. Sta anche considerando introducendo multe di € 135 ($ 145) per chiunque non abbia trovato una maschera in metropolitana, treni, autobus o taxi.
L'introduzione del software AI per monitorare e possibilmente applicare queste misure sarà attentamente seguita. La diffusione del software di sorveglianza e riconoscimento facciale basato sull'intelligenza artificiale in Cina ha preoccupato molti sostenitori della privacy in Occidente, ma la pandemia è una minaccia immediata che i governi potrebbero ritenere prioritaria rispetto ai pericoli per la privacy individuale.
DatakaLab, tuttavia, insiste sul fatto che il suo software è attento alla privacy e conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'UE. La società ha venduto analisi video basate sull'intelligenza artificiale per diversi anni, utilizzando la tecnologia per generare dati per negozi e centri commerciali sulla demografia dei propri clienti. "Non vendiamo mai per motivi di sicurezza", afferma Fischer. "E questa è una condizione in tutti i nostri contratti di vendita: non è possibile utilizzare questi dati per la sorveglianza."