Il senatore statunitense Roger Wicker (R-MS), membro di rango del Comitato del Senato per il commercio, la scienza e i trasporti, ha presentato la scorsa settimana un disegno di legge volto a frenare la censura tecnologica chiamato PRO-SPEECH Act.
Il disegno di legge stabilirebbe protezioni di base per vietare alle Big Tech di impegnarsi in pratiche sleali, ingannevoli o anticoncorrenziali che limitano o controllano il discorso dei consumatori.
Il disegno di legge traccia una rigida distinzione tra editori e piattaforme, richiedendo che le piattaforme rispettino una serie di regole relative all'accesso al servizio.
Secondo un comunicato stampa dall'ufficio del senatore Wicker, il disegno di legge mira a:
- Preservare la capacità dei consumatori di accedere a contenuti, applicazioni, servizi o dispositivi legali, a condizione che non interferiscano con la funzionalità di una piattaforma Internet o rappresentino un rischio per la privacy o la sicurezza dei dati per un utente.
- Proibire alle piattaforme Internet di intraprendere qualsiasi azione contro gli utenti basata su motivi razziali, sessuali, religiosi, di parte o etnici.
- Proibire alle grandi piattaforme Internet di bloccare o discriminare le piattaforme Internet concorrenti dichiarando tali azioni presumibilmente anticoncorrenziali.
- Richiedere a una piattaforma Internet di divulgare al pubblico informazioni accurate riguardanti le pratiche di gestione della piattaforma, le caratteristiche delle prestazioni e i termini di servizio commerciali di qualsiasi app store, servizio di cloud computing, sistema operativo, motore di ricerca o rete di social media di sua proprietà; e
- Autorizzare la Federal Trade Commission ad applicare la legge ai sensi della Sezione 5 della legge FTC nonostante qualsiasi altra disposizione di legge.
"Le grandi società di social media continuano ad abusare del loro potere di mercato censurando i contenuti, sopprimendo determinati punti di vista e dando priorità ai discorsi politici preferiti", ha affermato il senatore Wicker in una nota.
“Il mio disegno di legge metterebbe in atto misure di salvaguardia per preservare la libertà di Internet, promuovere la concorrenza e proteggere i consumatori da queste pratiche palesemente distorte. È tempo che il Congresso agisca per garantire che Internet possa essere un forum aperto in cui vengono espresse opinioni diverse".
Rrrr giusto. Chi paga il conto?
Devono aggiungere multe salate
Non cadere per questo. Il GOP fa questo per raccogliere fondi sapendo benissimo che il disegno di legge ha zero possibilità di diventare legge. Non hanno potere.
[…] Finalmente! Bill ha introdotto per reprimere la censura di Big Tech […]