Con l'adozione diffusa tra le forze dell'ordine, gli inserzionisti e anche chiese, il riconoscimento facciale è senza dubbio diventato una delle maggiori minacce alla privacy.
Di per sé, la capacità di identificare istantaneamente chiunque semplicemente vedendo il proprio viso crea già enormi squilibri di potere, con gravi implicazioni per libertà di parola e protesta politica. Ma più recentemente, i ricercatori hanno dimostrato che anche quando i volti sono sfocati o altrimenti oscurati, gli algoritmi possono essere addestrati per identificare le persone abbinando i modelli precedentemente osservati intorno alla testa e al corpo.
In un nuovo documento caricati sul server di pre-stampa ArXiv, i ricercatori del Max Planck Institute di Saarbrücken, in Germania, dimostrano un metodo per identificare le persone anche quando la maggior parte delle loro foto non sono etichettate o sono oscurate. Il sistema dei ricercatori, che chiamano "Sistema di riconoscimento senza volto", addestra una rete neurale su una serie di foto contenenti volti sia oscurati che visibili, quindi utilizza tale conoscenza per prevedere l'identità dei volti oscurati cercando somiglianze nell'area circostante la testa e il corpo di una persona.
La precisione del sistema varia a seconda di quanti volti visibili sono disponibili nel set fotografico. Anche quando ci sono solo 1.25 istanze del viso completamente visibile dell'individuo, il sistema può identificare un volto oscurato con una precisione del 69.6%; se ci sono 10 istanze del volto visibile di un individuo, aumenta fino al 91.5%.
In altre parole, anche se ti sei assicurato di oscurare il tuo viso nella maggior parte delle tue foto di Instagram, il sistema avrebbe una discreta possibilità di identificarti fintanto che ce ne sono uno o due in cui il tuo viso è completamente visibile.