Brookings: New Hazardous New Experiment - Populism geneticamente modificato

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Il Brookings Institution è un elitario, commissione trilaterale connessa think tank a Washington. Quando scrivono sul tecnopopulismo, puoi scommettere che è arrivato e che è meglio prendere in considerazione, perché l'Italia è ora un modello di ciò che sta accadendo negli Stati Uniti ⁃ TN Editor

Infine, a tre mesi dalle elezioni, l'Italia ha prodotto una nuova creatura nella biosfera politica: un governo "populista ma tecnocratico". Quello che guarderemo non è in realtà il risultato di un esperimento di Frankenstein, piuttosto qualcosa di più vicino a un organismo geneticamente modificato. Un simile abbinamento è probabilmente qualcosa di inaudito nella storia: in una coalizione populista sono stati inseriti alcuni elementi tecnocratici nei ministeri più critici. La logica potrebbe essere meno astrusa di quanto sembri: puoi rendere il nazionalista a casa, ma solo se tieni le dita populiste lontano dalle politiche interdipendenti

I due partiti anti-istituzione che formano la coalizione, il Movimento a cinque stelle (FSM) e la Lega, concederanno al nuovo governo una maggioranza parlamentare, sebbene non numerosa. Fingeranno anche, attraverso la loro retorica, che il loro governo sarà vicino alla gente comune. Questo slogan può risuonare e persino creare un senso di comunità in un elettorato disorientato, diventando disincantato dalla democrazia.

Tuttavia, durante i negoziati finali, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è riuscito a inserire un numero di figure esterne e tecnicamente competenti nell'elenco dei ministri. L'importantissimo ministero delle finanze sarà guidato da un economista, Giovanni Tria, che non ha familiarità con FSM e Lega, anche se aveva una certa vicinanza con i passati governi di centrodestra. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, era membro del Governo Monti non partigiano ed filoeuropeo, tra 2011 e 2013. Altri ministri non hanno affiliazioni politiche. Persino il Primo Ministro Giuseppe Conte, un professore di diritto privato relativamente sconosciuto, non ha precedenti esperienze politiche o amministrative.

La modifica genetica della coalizione guidata da Luigi di Maio, capo della FSM, e Matteo Salvini, capo della Lega, è stata cruciale, dato quanto insolitamente inesperti i due leader (ora servono entrambi come ministri e vice-premiere). Di Maio, per esempio, aveva appena 20 anni in 2007 quando scoppiò la crisi finanziaria globale. Ha abbandonato gli studi e non ha mai avuto un lavoro prima di entrare nel FSM. Quindi il suo primo lavoro sarà come ministro del lavoro.

I due leader populisti dovranno imparare in fretta. Nelle ultime settimane, i piani di coalizione trapelati - indicando che l'Italia potrebbe abbandonare l'unione monetaria europea - hanno provocato un forte attacco di instabilità finanziaria. I rendimenti dei titoli sovrani italiani sono immediatamente aumentati a livelli pericolosi. Di Maio e Salvini sembravano scioccati e probabilmente per la prima volta si sono resi conto che il margine di errore è molto ridotto per un paese fortemente indebitato.

Tuttavia, la vera ragione per cui un governo OGM è diventato urgente era probabilmente la necessità di evitare nuove elezioni. Un nuovo voto avrebbe potuto trasformarsi in un referendum sulle regole dell'euro e, in definitiva, sulla permanenza dell'Italia nell'unione monetaria. Scadenze politiche di questo tipo attirano gli investitori finanziari in "scommesse asimmetriche" in cui la vendita di obbligazioni sovrane, anziché acquistarle, comporta premi più alti e un rischio ridotto. Nel giro di poche settimane o addirittura giorni l'Italia avrebbe perso l'accesso ai mercati. Un paese europeo che non può finanziare il proprio debito potrebbe ancora richiedere assistenza finanziaria da parte delle istituzioni europee. Tuttavia, il governo deve sottoscrivere un memorandum d'intesa e farlo approvare dal parlamento. Un governo puramente tecnocratico non sarebbe stato in grado di garantire l'approvazione del parlamento. Un'uscita inerziale involontaria dall'euro avrebbe potuto derivarne.

Secondo i sondaggi, sebbene i sentimenti nazionalisti siano in aumento, l'70 percento degli italiani favorisce l'euro, piuttosto che tornare alla propria valuta. Abbandonare l'euro cambierebbe anche la posizione dell'Italia come paese europeo e membro fondatore della comunità europea. Un cambiamento così drammatico, previsto nei piani originali della coalizione della Lega FSM, potrebbe persino violare la lettera della costituzione italiana. La "Carta" afferma l'adesione dell'Italia ai trattati internazionali, vincolando così il paese alle comunità europee e atlantiche. Sfruttando la costituzione, il presidente della repubblica è stato in grado di vincere il primo confronto con i partiti populisti, ponendo il veto alla nomina di un economista ferocemente euroscettico, Paolo Savona, come ministro delle finanze, ma sarà sufficiente la nomina di più ministri tecnocratici?

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