Una cosa in particolare mi turba ultimamente, e cioè che i computer (me compreso), e specialmente il set della Silicon Valley (e ho lavorato con molti di loro), pensano che la tecnologia salverà il mondo. Vostro la tecnologia salverà il mondo. È la via per la salvezza. Questa non è una visione specifica della Valley, ma la tecnocrazia è soprattutto la cultura lì. E anche a Colorado Springs.
I tecnocrati sono veri credenti radicali come qualsiasi terrorista. Robert McNamara era un tecnocrate e guarda dove ci ha portato. I tecnocrati pensano che saranno in grado di riparare il cambiamento climatico e inviare uomini stellari su Marte con auto elettriche, ma nel frattempo insistono che siate pazienti e che abbiate fiducia nei dati. I dati non sbagliano mai. Ma non parlano mai dell'interpretazione o della manipolazione dei dati.
I tecnocrati pensano di essere più intelligenti di tutti gli altri. Certo, sono intelligenti. Sicuramente più intelligenti dei loro strumenti di acquisizione normativa. Considera: Orrin Hatch, in tutta sincerità, chiede a Zuckerberg come fa Slavebook a fare soldi. Il ragazzo di Harvard, con un sorrisetto, risponde: "Facciamo pubblicità". Sorriderei anch'io. Che domanda profondamente ignorante.
Il fatto che qualcuno all'apice del potere politico non sembri capire come una società da 40 miliardi di dollari guadagni è ridicolo o profondamente inquietante.
Gestisco una rete di computer, un modesto database e vari servizi cloud. Per uso personale ho un desktop mostruoso a casa, due notebook e alcuni tablet. Sono un prodotto della rivoluzione tecnologica e lo sono profondamente sospettoso della tecnologia.
In effetti, le "democrazie" occidentali nel sistema economico globale sono il prodotto di potenti entità non governative che sono decisamente non democratiche. Le agenzie di intelligence governative e le società di big data come Alphabet e Amazon esercitano un potere incredibile attraverso le loro tecnologie e nessuno ha la minima idea di come vengano utilizzate. Penseresti che Snowden ci avrebbe avvertito. Certo che lo fanno i russi. Credi che nessuno nella Silicon Valley lo stia facendo? I fascisti dell'inizio del XX secolo avrebbero scambiato i loro testicoli con gli strumenti che abbiamo oggi.
Dovremmo trattare i big data, e in particolare chiunque sia coinvolto nella raccolta dei dati, con il massimo sospetto. Facebook è una minaccia per la nostra democrazia tanto quanto qualsiasi operazione di hacking russo.