Mentre osserva la Cina consolidare la sua presenza nel Mar Cinese Meridionale, un'isola bonificata alla volta, l'esercito americano sta scommettendo su una nuova tecnologia per aiutare a mantenere il suo vantaggio: i droni sottomarini.
Negli ultimi sei mesi, il Pentagono ha iniziato a parlare pubblicamente di un programma un tempo segreto per sviluppare veicoli sottomarini senza pilota, il termine dato ai sottomarini droni che stanno diventando parte del suo piano per dissuadere la Cina dal tentativo di dominare la regione.
Ashton Carter, segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha fatto menzione speciale dei sottomarini droni in un discorso sulla strategia militare in Asia e ha accennato al loro potenziale utilizzo nel Mar Cinese Meridionale, che ha vaste aree di acque poco profonde.
L'investimento del Pentagono in sottomarini "include nuovi droni sottomarini di diverse dimensioni e diversi carichi utili che possono, cosa importante, operare in acque poco profonde, dove i sottomarini con equipaggio non possono", ha detto Carter, che venerdì ha visitato una nave da guerra statunitense nel Mar Cinese Meridionale.
Sollevando il velo su nuove tecnologie come i sottomarini di droni, alcuni dei quali spera saranno operativi entro la fine del decennio, il Pentagono sta cercando di dissuadere potenziali rivali come la Cina e la Russia indicando la sua costante superiorità militare. I droni fanno parte di una spinta dell'esercito americano verso la robotica mentre cerca di fare un passo avanti.
"L'idea è che se mai dovessimo entrare in un conflitto nel Mar Cinese Meridionale, i cinesi non saprebbero con certezza che tipo di capacità potrebbero avere gli Stati Uniti", dice Shawn Brimley, un ex funzionario della Casa Bianca e del Pentagono ora al Center for a New American Security. "Questo potrebbe avere un impatto deterrente sul potenziale comportamento provocatorio".
Il viaggio del signor Carter sulla USS Stennis venerdì faceva parte di una visita nelle Filippine volta ad espandere la cooperazione militare tra i due paesi, in parte mirata a controllare la crescente influenza della Cina. Le Filippine, che ora ospiteranno i jet da combattimento statunitensi, sono uno dei paesi che ha contestato le rivendicazioni con la Cina per alcune delle caratteristiche del territorio e delle isole nel Mar Cinese Meridionale.
Gli stupidi filippini ci hanno cacciato dal loro paese ora piangono che la Cina sta rubando le loro terre.
Lascia che parlino cinese adesso.